” … l’Adese sliga el sangue.
A Ceraìn el sbréga la divisa;
el spùa na parolassa
contro el Forte de Rivoli tognin,
el ghe volta la schena,
el sbàte via
l’ultimo ciodo de la crucarìa.
El se cava i scarponi,
el core in sata,
el respira,
el se destira,
el se veste de persegàri,
l’è maùro,
l’è morbinoso,
el ga vòia de sposarse…” (tratto da L’Adese di Tolo da Re)
Ho sempre adorato fin da piccolo quest’ansa del nostro fiume. L’ultima ansa prima di lasciare la Valdadige, che l’aveva “protetto” fino a quel momento, e di avventurarsi in pianura. Poco prima di arrivare al forte di Monte la si può ammirare a pieno, l’acqua verde anche quando l’è “en magra” a denotare che li in quel punto l’acqua è sempre profonda anche se chieta (mio zio mi diceva “ghe la moia” quando mi portava a pescare). Dalla foto però si vedono molte cose interessanti. La spiaggia di Ceraino, il “monte” Rocca attorno a cui l’Adige disegna la sua ansa. Monte per modo di dire visto la sua altezza (solo 265 metri) ma ricco di falesie si arrampicata. Dietro di lui si vede il Monte La Mesa (309 m) su cui sorge il parco eolico di Rivoli. All’orizzonte sulla sinistra, dietro le pale, si scorge un pezzo di Lago (peccato per la poca foschia che lo nasconde un po’) mentre guardando a destra vediamo il “monte” Pipalo (297 m) su cui sorge il parco eolico di Affi e più dietro, prima della la sagoma inconfondibile del monte Moscal con la sua bandiera (427 m), un altro “monticello” della piana di Affi, il monte Crivellino. Zone belle, anche se non propriamente “montagne”, da scoprire con delle belle passeggiate rilassanti e non troppo impegnative 😉
